Gengive infiammate

Le gengive infiammate sono conseguenza della gengivite. La gengivite è una infiammazione che può avere diversi fattori scatenanti: il più comune è quello di origine batterica che interagisce con la predisposizione genetica dell’individuo e i suoi comportamenti e/o con fattori ambientali.
Fermare lo sviluppo della gengivite è semplice, le azioni da intraprendere sono mini-invasive e con risultati positivi nella quasi totalità degli interventi. Per questo offriamo ai nuovi pazienti una visita completa, gratuita e molto accurata, comprensiva di radiografia ortopanoramica per rilevare anche le più piccole minacce future alla salute della bocca dei nostri assistiti.

gengive infiammate
Cause dell’insorgenza della gengivite

batteri della gengiviteLa placca batterica è una presenza continua e non eliminabile, ma risente fortemente del comportamento di ciascun individuo. Una ridotta igiene orale permette alla placca batterica di stazionare per ore attorno al colletto dei denti trasformandosi in tartaro, ovvero in placca calcificata non più rimovibile con le tecniche di pulizia quotidiane. L’attività di questi batteri rilascia sostanze irritanti e nocive per i denti e per i tessuti della bocca. Basta pensare che 1 milligrammo di placca può contenere fino a 200 milioni di cellule batteriche.

  • Ridotta igiene orale. Favorisce l’accumulo e il ristagno della placca che calcificandosi si trasforma in tartaro.
  • Tartaro. Il tartaro a sua volta favorisce la ritenzione di altra placca patogena e lo sviluppo di tossine aggressive che contribuiscono all’insorgenza della parodontite.
  • Fumo. Il fumo occupa il primo posto tra i fattori di rischio ambientali per la gengivite e la malattia parodontale. Più si fuma più il rischio diviene elevato.
  • Malocclusioni. Le malocclusioni, anche se non direttamente responsabili della malattia, possono favorire l’accumulo di placca perché rendono più difficile la pulizia quotidiana.
  • Fattori genetici. L’ereditarietà è presente in circa la metà dei pazienti parodontali. La risposta immunitaria minore verso i batteri responsabili della malattia può essere ereditata. Per questo motivo i figli di genitori che presentano disturbi parodontali sono 12 volte più a rischio della media di sviluppare problemi parodontali: per questi soggetti sarà bene aumentare i controlli nell’anno ed effettuare una prevenzione più attenta.
  • Patologie sistemiche. Alterazioni ormonali in gravidanza o in pubertà, carenze vitaminiche, possono essere altre cause concorrenti anche se più rare. Il diabete rende l’individuo più a rischio per lo sviluppo della malattia parodontale.
paziente in visita
Quali sono i sintomi della gengivite?

I sintomi della gengivite sono molti ma non necessariamente si presentano tutti insieme, i più comuni sono:

  • Gengive infiammate
  • Gengive doloranti
  • Gengive gonfie
  • Gengive sanguinanti
  • Dolore durante la masticazione
  • Denti sensibili
  • Alitosi

Il 65% della popolazione italiana soffre di un problema gengivale.
Il 43% non sa di averlo o sottovaluta i sintomi attribuendoli a cause non pericolose.

[Dati 2018 Istituto di Ricerca GfK]

Nel primo stadio della malattia parodontale (gengivite) la situazione si risolve con sedute di igiene professionale eseguite dall’Igienista Dentale e con un livello di igiene orale quotidiano stabilito con l’igienista stesso. Nei casi intermedi è ancora possibile tenere sotto controllo le eventuali tasche che si sono formate con interventi di pulizia professionale più ravvicinati e con un protocollo di igiene più rigido e specifico destinato al paziente.

La gengivite può degenerare in parodontite (piorrea)

La gengivite e la parodontite possono e devono essere affrontate precocemente. Il loro decorso può essere silente a lungo nel tempo prima di giungere a conseguenze non più sopportabili, e il carattere cronico dell’infiammazione rilascia in circolo mediatori infiammatori che sono stati identificati come fattori di rischio per malattie cardiovascolari, diabete, parto pre-termine.
È importante sapere che le gengive sane non sanguinano mai, hanno un colore rosa, sono toniche e possono essere toccate senza generare dolore. 

Un colore rosso intenso, gonfiore, dolore sono chiari sintomi dell’insorgere della malattia. Se trascuriamo il problema, le gengive, dopo il sanguinamento, inizieranno a ritrarsi scoprendo il colletto del dente, fattore che porterà ad ulteriori danni sino alla perdita dello stesso. Bloccare la gengivite è molto semplice se interveniamo subito, più difficile sarà bloccare la piorrea (parodontite) che è la sua conseguenza finale.